Dott.
Antonello Paulesu
Incontinenza
Indicazioni terapeutiche della T.V.T.
Risultati della T.V.T
Risultati della T.V.T.
La più ampia casistica riportata in letteratura appartiene
agli stessi ideatori della T.V.T. (Ulmsten e coll.) che hanno
riportato i dati riguardanti 500 interventi con un follow-up
superiore a 4 anni (3, 4).
Le percentuali di guarigione osservate sono state:
- >90% in pazienti con ipermobilità uretrale
- 80%
in pazienti con basse pressioni uretrali a riposo (ISD)
- 85%
in pazienti con recidiva di stress incontinence dopo interventi
tradizionali
- 90% in T.V.T. effettuate insieme ad interventi riparativi
di prolassi
Su circa 25000 interventi di T.V.T. effettuati dal 1994
in tutto il mondo è stato segnalata una bassa incidenza
di complicanze:
- Perforazione vescicale: 5% dei casi
In tutti i casi riportati non vi sono state conseguenze di
rilievo; quando si verifichi tale evenienza è comunque
possibile completare l’intervento ed è indicato
il mantenimento del catetere vescicale a dimora per un paio
di giorni.
- Emorragie : <1% dei casi
Le lesioni vascolari maggiori sono da ascriversi ad un errore
nell’inserimento degli aghi ai quali sarebbe stato
fatto compiere un tragitto con direzione troppo lateralizzata
e non
sufficientemente aderente alla faccia posteriore del pube.
- Ritenzione
d’urina: 5% dei casi
Il 90% delle pazienti riprende ad urinare spontaneamente
entro le prime 24 ore e con un insignificante residuo vescicale
post-minzionale.
Qualora la ritenzione d’urina perduri oltre le 2-4 settimane
postoperatorie il nastro della TVT dovrà essere
sezionato sulla linea mediana attraverso una nuova incisione
della vagina.
Conclusioni
Si può concludere che la T.V.T. è una procedura
chirurgica altamente standardizzata ma allo stesso tempo fortemente
personalizzabile, giacché il posizionamento dello sling,
effettuato a paziente sveglia, può essere adattato alla
peculiare condizione della singola paziente. Tale tecnica ha
come preciso intento quello di riprodurre la funzione del legamento
pubouretrale e dell’amaca vaginale suburetrale deficitari.
Di grande importanza è l’esatto posizionamento dello
sling in corrispondenza della medio-uretra: è proprio
qui infatti che ha sede la principale inserzione del legamento
pubouretrale.
Anche nelle nostre mani la T.V.T. si è confermata garantire
elevate percentuali di guarigione dall’incontinenza da
stress, analoghe a quelle ottenibili con gli interventi considerati
golden standard di riferimento.
La forza adesiva esercitata da
questo materiale nei confronti dei tessuti circostanti è infatti
tale da impedire la dislocazione intra e post-operatoria dello
sling stesso, più di quanto non si sia mai potuto ottenere
in precedenza. Fino ad oggi inoltre non sono stati osservati
fenomeni di rigetto o altri problemi di guarigione locale nella
sede dell’impianto del nastro in Prolene®, a dimostrazione
della sua elevata biocompatibilità. La brevità dell’intervento,
insieme alla possibilità di essere effettuato in anestesia
locale, in regime ambulatoriale (“Day surgery”) o
di “One day surgery”, rende tale procedura economicamente
vantaggiosa con un abbattimento dei costi diretti.
La mini invasività dell’atto
operatorio consente, inoltre, una rapida ripresa della normale
attività alle pazienti, con ulteriore ricaduta positiva
sugli oneri sociali per riduzione dei costi indiretti (es. giornate
di lavoro perse).
Bibliografia:
1. Papa Petros PE, Ulmsten U “An integral theory and its
method for the diagnosis and menagement of female urynary incontinence” Scand
J Urol Nephrol Suppl. 153: 1993
2. Ulmsten U, Petros P “Intravaginal slingplasty (IVS):
an ambulatory surgical procedure for treatment of female urinary
incontinence”, Scand J Urol Nephrol 29: 75-82, 1995
3. Ulmsten U “TVT-tension free vaginal tape”, Riv.
It. Biol. Med., 19 (Suppl. 4 al n. 1-2), 31-34, 1999
4. Ulmsten U, Jhonson P, Rezapour M “A three-years follow-up
of tension free vaginal tape for surgical treatment of female stress
urinary incontinence” Br J Obstet Gynaecol 1999; 106:345-50.
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